ROMA: La porta alchemica…
ROMA: La porta alchemica…
Unica sopravvissuta di 5, la “porta alchemica” o anche detta “porta magica”, “porta ermetica” o “porta dei cieli”, è situata presso i giardini “Nicola Calipari” di Roma, in Piazza Vittorio Emanuele II.
La sua esistenza è dovuta grazie al Marchese Massimiliano Savelli Palombara (1614-1685). Il Marchese era uomo appassionato, di vasta cultura e con interessi ermetici, tanto che fece costruire nella metà del 1600 un proprio laboratorio per approfondire ricerche in campo alchemico-esoterico nella sua seconda residenza di Villa Palombara.
La villa divenne presto importante salotto per rinomati personaggi, scienziati e alchimisti del tempo, ospitando, fra i tanti, anche l’astronomo matematico Giovanni Domenico Cassini e la sua affezionata amica, la regina Cristina Alessandra Maria di Svezia col quale condivideva gli stessi interessi.
Leggenda vuole che, nel 1680, in una notte di tempesta, il Marchese ospitò il medico Giuseppe Francesco Borri. Il medico si dice girovagasse per il giardino della villa in cerca di un erba capace di produrre l’oro. Non si sarebbero aspettati che l’indomani, non lo avrebbero più ritrovato. Il medico Borri era svanito e di lui non rimaneva più niente. A ben guardare però trovarono alcune tracce di oro purissimo e svariati simboli e formule alchemiche vicino alla famosa porta che lui probabilmente era riuscito ad oltrepassare…
Il Marchese tentò di decifrare tali formule senza riuscirci e in virtù del fatto che credesse contenessero il segreto della pietra filosofale, fece incidere i simboli sulle 5 porte della villa e sui muri in modo che chiunque potesse prima poi svelarne il mistero e decifrarli.
Oggi, questa porta è tutto ciò che resta della Villa, il cui giardino coincideva proprio con l’attuale giardino “Nicola Calipari” di Piazza Vittorio Emanuele II. Ai suoi lati si trovano due guardiani, aggiunti in un secondo momento alla fine del 1800, raffiguranti il dio egizio Bes che, nel mondo romano antico si trovano spesso collegate al culto di Iside, dea egiziana della vita, della guarigione, della fertilità e della magia.
Tra i simboli incisi si possono notare il disegno sul frontone della porta, raffigurante due triangoli sovrapposti, il sigillo di Davide circoscritto da un cerchio con iscrizioni in latino, una croce collegata ad un cerchio interno nella parte superiore e ad un oculus nella parte inferiore (simbolo del sole e dell’oro). Lungo gli stipiti è invece raffigurata la sequenza dei pianeti associati ai corrispondenti metalli:
Saturno - piombo
Giove - stagno
Marte - ferro
Venere - rame
Luna - argento
Mercurio - mercurio
A rendere ancor più difficile la soluzione, vi è una serie di epigrafi che riportano messaggi misteriosi. Sulla soglia, per esempio, vi è inciso “SI SEDES NON IS”…un motto che letto da sinistra significa “se siedi non vai” e letto da destra “se non siedi vai”…
Si ringraziano le seguenti fonti per le informazioni raccolte, e vi invitiamo ad un ulteriore curioso approfondimento:
Riferimenti foto:
Foto tondo porta alchemica e
Foto porta alchemica
Ph: Mikhail Malykh, CC BY 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/3.0>, via Wikimedia Commons
Foto giardino nicola calipari
Ph: Mister No, CC BY 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/3.0> attraverso Wikimedia Commons
Foto Roma
Foto 22120319 © Luciano Mortula / Dreamstime.com